“STORIA FONDAZIONE”

Il gruppo “Poe.mus”  è nato da una piccola, felice intuizione e soprattutto da un avvenimento che segnò il suo nascere.
Il gruppo anziani di Madonna Bianca chiese ad Antonia Dalpiaz di organizzare uno spettacolo per festeggiare i primi dieci anni dell’Associazione nella ricorrenza della sua fondazione: il 16 novembre 1997. “Qualcosa di diverso” - disse l’allora Presidente - “ che si tolga dall’abituale clichè”.
Antonia immaginò un incontro all’insegna della poesia, della musica e del teatro, un “mix” che risultasse un divertente “puzzle” di situazioni legate alla cultura popolare trentina.
Contattò l’amico Piergiorgio Lunelli della Filogamar, attore, cantante e musicista, il quale, a sua volta, coinvolse Alessio Di Caro, musicista. Non si poteva assolutamente escludere l’amico Gaetano Castelli, attore e poeta. Antonia, Piergiorgio e Gaetano facevano inoltre parte del Cenacolo di cultura dialettale di Elio Fox, che in modo diverso ma altrettanto importante promuoveva e tutt’ora promuove la poesia e cultura locale.
Il quartetto fu quindi composto. Quando si conosce un certo tipo di percorso artistico, non è difficile mettersi d’accordo e l’idea di assemblare varie situazioni in un ipotetico viaggio nella cultura trentina da teorico divenne immediatamente pratico.

 

La scaletta, che poi negli anni si perfezionò e maturò altre idee, prevedeva un’apertura in musica e canzoni. Ma non scelte a caso. Anch’esse dovevano parlare di poesia e di storia, raccontare con le note il mondo dell’emigrazione, quello della guerra, l’amore, la nostalgia, la preghiera. Principalmente in dialetto trentino ma anche in lingua italiana, ricordando i grandi cantautori che hanno lasciato un segno  con i loro messaggi di denuncia e di speranza.
La musica ha sempre avuto una grande incisività ed importanza nello spettacolo del Gruppo ed ha creato ogni volta una dimensione di calore e di coinvolgimento, diventando linguaggio espressivo e di comunicazione. Sta di fatto che la conclusione di ogni appuntamento è sempre affidata alla splendida canzone di Italo Varner “La Madonina”. Un canto-preghiera che, come cita sempre Piergiorgio Lunelli, nel presentarla ricorda i Filò di un tempo, quando la gente dopo aver ascoltato le storie e le filastrocche narrate dai nonni nella stalla - il luogo più caldo della casa - recitava un’orazione.
Lo spettacolo ebbe successo e si pensò di mantenerlo vivo, proponendolo  ad altre realtà: circoli, rassegne teatrali, e altre manifestazioni. Il tam-tam fu tale che il gruppo si trovò ben presto impegnato in numerose serate. Si pensò ad un nome “Poe.mus” (poesia e musica), si preparò uno statuto, Gaetano Castelli fu proclamato presidente e si stamparono volantini e manifesti, lavorando continuamente al miglioramento del programma, ideando sempre cose nuove, nel rispetto della cultura popolare. Da non  sottovalutare l’attenzione e l’interesse che gli Enti pubblici hanno sempre rivolto al gruppo, sostenendolo spesso nelle principali iniziative. Niente di nostalgico. Niente di ridanciano fine a se stesso, ma un viaggio giocoso, divertente e a volte malinconico in quella che è la nostra storia, così sorprendentemente ricca di autori, opere, proverbi, aneddoti, teatro e poesia.

Dieci anni sono passati in fretta con quasi duecento repliche, ma non è certo diminuita la voglia di stare insieme. Il gruppo si è arricchito della presenza preziosa di Lino Roccabruna e guarda con fiducia ai prossimi dieci anni.
Il segreto del successo sta principalmente in due cose: l’amicizia forte e sincera che lega i suoi componenti ed il rapporto di simpatia che il Gruppo Poe.mus riesce sempre ad instaurare con il suo pubblico, al quale va il grazie per l’affetto che ha sempre dimostrato in ogni viaggio insieme, all’insegna della musica, della poesia e del teatro.